Trattato della Pittura di Lionardo da Vinci
1651
Giacomo Langlois, Paris
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Quando tu harai imparato bene prospettiva, & harai à mente tutte le membra & i corpi delle cose, sii vago spesse volte nel tuo andar a spasso, vedere e considerare i siti de gl'huomini nel parlare, o nel contendere, o nel ridere, o azzuffarsi insieme, che atti siano in loro, e che atti faccino i circostanti, spartitori, e veditori d'esse cose, e quelle notare con brevi segni in un tuo picciolo libretto, il quale tu debbi sempre portar teco: e sia di carte tinte, acciò non l'habbi à scancellare, mà mutare di vecchio in nuovo; che queste non son cose da essere scancellate, anzi con grandissima diligenza serbate, perché sono tante l'infinite forme & atti delle cose, che la memoria non è capace a ritenerle: onde queste riserberai come tuoi aiutori e maestri.