Trattato della Pittura di Lionardo da Vinci
1651
Giacomo Langlois, Paris
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I356
Sempre le pieghe de' panni situati in qualunque atto delle figure debbono con i suoi lineamenti mostrare l'atto di tal figura, in modo che non diano ambiguità o confusione della vera attitudine à chi la considera: e che nissuna piega con l'ombra tolga alcun membro, cioè che paia più a dentro la profondità della piega che la superficie del membro vestito. E che se tu fi guri figure vestite di più vestimenti, che non paia che l'ultima veste rinchiu da dentro à se le simplici ossa di tal figure, mà la carne insieme con quelle, e li panni vestimento della carne, con tanta grossezza qual si richiede alla moltiplicatione de' suoi gradi.
Le pieghe de' panni che circondano le membra debbono diminuire della loro grossezza inverso gl' estremi della cosa circondata.
La longhezza delle pieghe che sono più strette alle membra debbono aggrinzarsi da quel lato che il membro per le sue piegature diminuisce, e tirarsi dall' opposita parte della sua piegatura.