Trattato della Pittura di Lionardo da Vinci
1651
Giacomo Langlois, Paris
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I344
Usa di far sempre nella moltitudine d'huomini e d'animali le parti delle loro figure, ovvero corpi, tanto più oscure quanto esse sono più basse, e quanto elle sono più vicine al mezzo della loro moltitudine, ancorche essi siano in se d'uniforme colore: e questo è necessario, perché meno quantità di cielo, alluminatore de' corpi, vede ne'bassi spatij interposti infra li detti animali che nelle parti supreme delli medesimi spatii. Provasi per la figura posta qui disotto, dove A. B. C. D. è posto per l'arco del cielo universale alluminatore de' corpi à lui inferiori, N. M. sono li corpi che terminano lo spatio S. T. R. H. infra loro interposto, nel qual spatio si vede manifestamente ch' il sito F. (essendo solo alluminato dalla parte del cielo C. D.) è alluminato da minor parte del cielo, di quello che sia illuminato il sito E. il qual è veduto dalla parte del cielo A. B. ch' è maggiore che il cielo D. C. adunque fia più alluminato in E. che in F.