Trattato della Pittura di Lionardo da Vinci
1651
Giacomo Langlois, Paris
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Quando tu vuoi vedere se la tua pittura tutta insieme hà conformità con le cose ritratte del naturale, habbi uno specchio, e favi dentro specchiare la cosa viva, e paragona la cosa specchiata con la tua pittura, e considera bene il tuo obbietto nell' uno e nell' altro. Tu vedi uno specchio piano dimostrar cose che paiono rilevate, e la pittura fà il medesimo. La pittura hà una sola superficie, & il specchio è il medesimo. Lo specchio e la pittura mostra la similitudine delle cose circondata da ombra e lume, e l'una e l'altra pare assai di là dalla sua superficie. E se tu conosci che lo specchio per mezzo de' lineamenti & ombre ti fà parere le cose spiccate, & havendo tu fra li tuoi colori l'ombre & i lumi più potenti che quelli dello specchio, certo se tu li saprai ben comporre insieme, la tua pittura parrà ancor lei una cosa naturale vista in un gran specchio. Il vostro maestro vi mostra il chiaro e l'oscuro di qualunque obbietto, e li vostri colori ne hanno uno ch' è più chiaro che le parti alluminate del simulacro di tale obbietto, e similmente in essi colori se ne trova alcuno che è più scuro che alcuna oscurità di esso obbietto: onde nasce che tu, pittore, farai le pitture tue simili à quelle di tale specchio, quando è veduto da un solo occhio, perché li due occhi circondano l'obbietto minore dell' occhio.