Trattato della Pittura di Lionardo da Vinci
1651
Giacomo Langlois, Paris
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La natura opera & insegna senza alcun discorso del saltatore, che quando vuol saltare, egli alza con impeto le braccia e le spalle, le quali seguitando l'impeto, si muovono insieme con gran parte del corpo, & levansi in alto, sin' a tanto che il lor impeto in se si consumi: il qual' impeto è accompagnato dalla subita estensione del corpo incurvato nella schiena, e nella giuntura delle coscie, delle ginocchia, e de' piedi, la qual' estensione è fatta per obliquo, cioè inanzi, & all' in sù, e cosi il moto dedicato all' andare inanzi porta inanzi il corpo che salta, & il moto d'andare all' insù alza il corpo, e falli fare grand' arco, & aumenta il salto.