Trattato della Pittura di Lionardo da Vinci
1651
Giacomo Langlois, Paris
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I316
Evvi un' altra prospettiva, la quale si dice aerea, imperoche per la varietà dell' aria si possono conoscere le diverse distanze di varii edificii terminati ne' loro nascimenti da una sola linea, come sarebbe il veder molti edificii di la da un muro, si che tutti appariscano sopra l'estremità di detto muro d'una medesima grandezza, e che tu volessi in pittura far parer più lontano l'uno che l'altro. E da figurarsi un' aria un poco grossa. Tu sai che in simil aria l'vltime cose vedute in quella, come son le montagne, per la gran quantità dell' aria che si trova infra l'occhio tuo e dette montagne, paiono azzurre, quasi del color dell' aria, quando il sole è per leuante. Adunque farai sopra il detto muro il primo edificio del suo colore, il più lontano fallo meno profilato, e piu azzurro; e quello che tu vuoi che sia più in la altretanto, fallo altretanto più azzurro, e quello che vuoi che sia cinque volte più lontano, fallo cinque volte più azzurro, e questa regola farà che gli edificii che sono sopra una linea, parranno d'una medesima grandezza, e chiaramente si conoscerà quale è più distante, e qual maggior dell' altro.