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LDE ITAL1651


Trattato della Pittura di Lionardo da Vinci
1651
Giacomo Langlois, Paris


Chapter

LDE T1017   CID162  De' colori. CAPITOLO CLXII

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L'azzurro & il verde non è per se semplice, perché l'azzurro è composto di luce e di tenebre, come è quello dell' aria, cioè nero perfettissimo, e bianco candidissimo. Il verde è composto d'un semplice e d'un composto, cioè si compone d'azzurro e di giallo.

Sempre la cosa specchiata partecipa del color del corpo che la specchia, & il specchio si tinge in parte del color da lui specchiato, e partecipa tanto più l'uno dell' altro, quanto la cosa che si specchia è più o meno potente che il colore dello specchio, e quella cosa parerà di più potent e colore nello specchio, che più partecipa del color d'esso specchio.

Delli colori de' corpi quello sarà veduto in maggior distanza, che fia di più splendida bianchezza. Adunque si vedrà in minor longinquità, quel che sarà di maggior oscurità.

Infra li corpi di egual bianchezza e distanza d'all' occhio, quello si dimostrerà più candido ch'è circondato da maggior oscurità: e per contrario quell' oscurità si dimostrerà più tenebrosa, che sia veduta in più candida bianchezza.

Delli colori di egual perfettione, quello si dimostrerà di maggior eccellenza che fia veduto in compagnia del color retto contrario, & il pallido col rosso, il nero col bianco, benche ne l'uno ne l'altro sia colore: azzurro e giallo, verde, e rosso, perché ogni colore si conosce meglio nel suo contrario, che nel suo simile, come l'oscuro nel chiaro, il chiaro nell' oscuro.

Quella cosa che sia veduta in aria oscura e torbida, essendo bianca parrà di maggior forma che non è. Questo accade, perché, come è detto di sopra, la cosa chiara cresce nel campo oscuro, per le raggioni dianzi assegnate.

Il mezzo che è frà l'occhio e la cosa vista tramuta essa cosa in suo colore, come l'aria azzurra farà che le montagne lontane saranno azzurre, il vetro rosso fà che ciò che vede l'occhio doppo lui pare rosso; & il lume che fanno le stelle intorno à esse, è occupato per la tenebrosità della notte che si trova infra l'occhio e la luminatione desse stelle.

Il vero colore di qualunque corpo si dimostrerà in quella parte che non sia occupata da alcuna qualità d'ombra, ne da lustro, se sarà corpo pulito.

Dico che'l bianco che termina con l'oscuro, fà che in essi termini l'oscuro pare più nero, & il bianco pare più candido.