Trattato della Pittura di Lionardo da Vinci
1651
Giacomo Langlois, Paris
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L'azzurro dell' aria nasce dalla grossezza del corpo dell' aria alluminata, interposta fra le tenebre superiori e la terra: L'aria per se non hà qualità d'odori, o di sapori, o di colori, mà in se piglia le similitudini delle cose che doppo lei sono collocate, e tanto sarà di più bell' azzurro quanto dietro ad essa saranno maggior tenebre, non essendo lei di troppo spatio, ne di troppa grossezza d'humidità; e vedesi ne' monti, che hanno più ombre, esser più bell' azzurro nelle lunghe distanze, e così dov'è più alluminato, mostrar più il color del monte che dell' azzurro appiccatoli dell' aria che infra lui e l'occhio s'interpone.