Trattato della Pittura di Lionardo da Vinci
1651
Giacomo Langlois, Paris
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Mai il color dell' ombra di qualunque corpo sarà vera, ne propria ombra, se l'obbietto che l'adombra non è del colore del corpo da lui adombrato. Diremo per essempio ch' io habbia una habitatione nella quale le pareti siano verdi, dico che se in tal luogo sarà veduto l'azzurro, il quale sia luminato dalla chiarezza dell' azzuro, che all' hora tal parte luminata sarà di bellissimo azzurro, e l'ombra sarà brutta, e non vera ombra di tal bellezza d'azzurro, perché si corrompe per il verde che in lui riverbera: è peggio sarebbe se tal parete fusse tanè.