Trattato della Pittura di Lionardo da Vinci
1651
Giacomo Langlois, Paris
Illustrations: | Chapter Display |
I310
D'un medesimo colore posto in varie distanze & eguale altezza, tal sia la proportione del suo rischiaramento, qual sarà quella delle distanze che ciascuno d'essi colori hà dall' occhio che li vede. Provasi, sia che E. B. C. D. sia un medesimo colore: il 1o. E. sia posto due gradi di distanzà dall' occhio A:il 2o. ch' è B. sia discosto quattro gradi: il terzo ch' è C. sia sei gradi: il 4o. ch' è D. sia otto gradi: come mostrano le definitioni de' circoli che si tagliano su la linea, come si vede sopra la linea A. R. di poi A. R. S. P. sia un grado d'aria sottile S. P. E. T. sia un grado d'aria più grossa: seguiterà ch' il primo colore E. passerà all' occhio per un grado d'aria grossa E. S. e per un grado d'aria men grossa S. A. & il colore B. manderà la sua similitudine all' occhio A. per due gradi d'aria grossa, e per due della men grossa, & il C. la manderà per tre gradi della grossa, e per tre della men grossa; & il colore D. per quattrodella grossa, e per quattro della men grossa, e cosi habbiamo provato qui tal essere la proportione della diminutione de colori, o vuoi dire perdimenti, quale è quello delle loro distanze dall' occhio che li vede: e questo solo accade ne' colori che sono di eguale altezza, perché in quelli che sono d'altezza ineguale, non si osserva la medesima regola, per esser loro in arie di varie grossezze, che fanno varie occupationi à essi colori.